Nella fascia d’età tra i 3 e i 5 anni, i bambini attraversano una fase cruciale del loro sviluppo fisico ed emotivo. Le attività ludico-motorie strutturate, come il Mini Jitsu®, offrono opportunità preziose per favorire questo sviluppo in modo equilibrato e completo. Questo articolo esplora i benefici del Ju Jitsu e di altre attività motorie, l'importanza del gioco e delle sfide adeguate, il ruolo del maestro e la necessità di collaborazione con le famiglie e continuità educativa, supportato da dati e ricerche scientifiche.

Nel corso dello sviluppo umano, i primi anni di vita sono cruciali per la formazione dell'identità e delle competenze fondamentali. Erik H. Erikson, ad esempio, con la sua teoria dello sviluppo psicosociale, ha sottolineato l'importanza di ciascuna fase dello sviluppo, identificando specifiche crisi e sfide psicologiche che gli individui affrontano nel corso della vita. Per i bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni, Erikson descrive la fase dell'iniziativa contro il senso di colpa, in cui i piccoli esplorano attivamente il loro mondo e iniziano a sviluppare un senso di iniziativa. Questa fase è critica per la formazione dell'autostima e della capacità di interagire socialmente.
In parallelo, lo sviluppo dell'intelligenza emotiva, come descritto da Daniel Goleman, nel suo libro Intelligenza Emotiva pubblicato da Rizzoli (lettura vivamente consigliata!) , è altrettanto fondamentale in questa età. Goleman ha evidenziato come l'intelligenza emotiva sia un fattore predittivo del successo nella vita, spesso più significativo del QI tradizionale. Egli riporta numerosi studi che dimostrano come la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni, così come quelle degli altri, contribuisca in modo decisivo al benessere e alle relazioni interpersonali.
Inoltre discute numerosi studi che dimostrano l'importanza dell'intelligenza emotiva rispetto al QI tradizionale. Un dato rilevante riportato da Goleman è che circa il 67% delle abilità che determinano il successo nella vita sono legate all'intelligenza emotiva, rispetto al 33% legato alle abilità cognitive o al QI.
In questo contesto, le attività ludico-motorie strutturate assumono un ruolo chiave. Studi recenti condotti dall’American Academy of Pediatrics e da altri enti autorevoli hanno dimostrato che le esperienze di apprendimento attraverso il movimento e il gioco non solo favoriscono lo sviluppo motorio, ma anche la crescita emotiva e sociale dei bambini. Queste attività forniscono un ambiente sicuro e stimolante in cui i bambini possono affrontare e superare le sfide tipiche della loro fase di sviluppo, contribuendo allo stesso tempo a rafforzare la loro intelligenza emotiva.
Il Mini Jitsu®, un programma Shinsen Academy specificamente progettato per bambini dai 3 ai 5 anni, ne è un esempio : si tratta di un programma di propedeutica al Ju Jitsu che integra le componenti fondamentali del gioco e del movimento e l'insegnamento di abilità emotive e sociali. Attraverso questo approccio integrato, i bambini non solo migliorano la loro coordinazione e forza fisica, ma imparano anche a gestire le emozioni, a collaborare con gli altri e a sviluppare una solida autostima. In definitiva, l'iscrizione a un programma come il Mini Jitsu® può offrire ai bambini una base solida per il loro futuro sviluppo, sia a livello fisico che emotivo.
Studi dimostrano che i bambini che partecipano a programmi strutturati di sviluppo emotivo, come il Mini Jitsu®, possono vedere un miglioramento dell'intelligenza emotiva fino al 20-25%. Questa capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni, così come quelle degli altri, come abbiamo detto, contribuisce in modo decisivo al benessere e alle relazioni interpersonali.
In questa introduzione mi premeva davvero condividere quanto sia effettivamente cruciale lavorare allo sviluppo di queste competenze nella così detta età prescolare: età in cui di solito, se si è fortunati, si trova il supporto di una maestra d'asilo "illuminata", o si precipita nel caos dei consigli e del fai da te.
Detto ciò, andiamo a vedere un po' più nel dettaglio come e perché sia importante lavorare su questi ed altri aspetti della formazione in una età così delicata e fondamentale come quella prescolare.
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